Ajanta - i dipinti

Si pensa che i dipinti e le sculture, presenti nelle grotte d Ajanta, siano opera di monaci buddisti.
Dai diversi studi sul sito, si è dedotto che i colori utilizzati per i dipinti murali sono stati ottenuti da pietre e vegetali presenti sulla collina.

Ajanta - i dipinti

Si trovano dipinti su tutte le superfici delle grotte, eccetto sul pavimento.
Per lo più sono dipinti di natura educativa, per informare i pellegrini degli insegnamenti del Buddha e delle sue vite attraverso le varie reincarnazioni.

Ajanta - i dipinti

Le composizioni artistiche sono complesse; tutta la superficie disponibile è occupata dalla pittura, pochissimi sono gli spazi lasciati liberi tra figura e figura.

Ajanta - i dipinti

I dipinti si sono conservati grazie alla complessa preparazione della superficie della roccia. La superficie è stata incisa proprio perché ad essa aderisse efficacemente lo strato di terra ferrugginosa, mischiata a graniglia, sabbia, fibre vegetali, sterco di vacca e peli di animali.

Ajanta - i dipinti

Per qualche tempo i dipinti sono stati definiti erroneamente affreschi. Ma il termine esatto per questo genere di opere è murales.
Ad Ajanta, la tecnica usata per la pittura è diversa da qualsiasi altra trovata in altre civiltà.

Ajanta - i dipinti

La prima fase del lavoro consisteva nel cesellare la superficie rocciosa, al fine di renderla abbastanza ruvida da sostenere l'intonaco che era composto da argilla, fieno, escrementi e calce.

Ajanta - i dipinti

Mentre l'intonaco era ancora umido, venivano realizzati i disegni e poi applicato il colore. I vari pigmenti erano creati con diverse pietre, minerali e piante.
Infine il tutto veniva levigato per rendere i murales talmente brillanti e lisci da somigliare a vetro.

Ajanta - i dipinti

Il disegno ha un'importanza preminente nella definizione dei volumi; le ombreggiature e il digradare dei toni sono usati con perizia. I pennelli usati erano fatti di crini di animali e ramoscelli.

Ajanta - i dipinti

Ajanta - i dipinti

Sulla superficie, una volta asciutti tutti gli strati, gli artisti dell’epoca hanno eseguito le loro splendide pitture ottenute con pigmenti naturali ocra, rosso, verde, azzurro, legati tra loro da una specie di colla.