Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare i nostri servizi. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.

Quartiere Ebraico

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Meah She‘arim, uno dei più antichi quartieri ebraici di Gerusalemme, è come un'isola nel cuore di Gerusalemme.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Gli uomini, per avvicinarsi al Kotel, indossano la kippah, la papalina, e il tallèd, lo scialle di preghiera.
Il tallèd è un indumento rituale ebraico la cui storia risale ai tempi della compilazione della Torah.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Dalla piazza del Kotel si può raggiungere solo una porzione del Muro. Il resto, infatti, si estende sottoterra, coperto dalle case della Città Vecchia e raggiungibile solo attraverso dei tunnel sotterranei. Attraverso i tunnel è possibile avvicinarsi alla parte del Muro più vicina al Sancta Sanctorum, il luogo dell’antico tempio dove era conservata l’Arca dell’Alleanza.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Il Muro Occidentale, o semplicemente Kotel, si trova nella Città Vecchia, ai piedi della Spianata delle Moschee. È preceduto da una grande piazza, sempre gremita di gente, che si presenta come una vasta sinagoga all’aperto.
L’area viene divisa in due parti: la zona a sud, più piccola, è riservata alla preghiera delle donne, mentre quella a nord, più grande, è per gli uomini.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

La Menorah

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

La Menorah, una lampada a olio a 7 braccia, è uno dei simboli principali del mondo ebraico.
Anticamente veniva accesa nel Tempio di Gerusalemme ed era un oggetto estremamente sacro e imponente.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Entrare a Meah She‘arim ti dà la sensazione di camminare in un mondo parallelo: qui il tempo sembra essersi fermato. Stretti vicoli con selciato, finestre a volta, case dalle pareti in pietra che trasudano storia, rari incontri di uomini in tallèd e sguardi che ti evitano.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Si chiama Meah She‘arim il quartiere fondato nel 1875 e abitato solo da ebrei ultra ortodossi che vivono in modo molto rigido e chiuso.
Il quartiere venne cinto di mura di protezione, come un ghetto. Ancora oggi i suoi abitanti sono impegnati negli studi religiosi, vestono nello stile dell’Europa del XVIII secolo con cappotti, calzoni e scarpe nere, camicia bianca e cappello a falda larga, non hanno la televisione e non gradiscono le intrusioni dei visitatori.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Si dice infatti che le preghiere inserite nel Muro vengano esaudite.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

In quest’area si trovano i due simboli di Gerusalemme: il Muro Occidentale o Muro del Pianto, gremito di fedeli ad ogni ora del giorno e della notte, e l’abbagliante Cupola della Roccia, terzo luogo più sacro per i musulmani, dopo la Ka’ba della Mecca e la moschea del profeta di Medina.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Il Muro del Pianto, nome dato dagli europei al Muro Occidentale, è tutto ciò che resta dell’antico recinto del Tempio di Gerusalemme, costruito nel 10° sec. a.C., ricostruito da Erode nel 19 a.C. e distrutto nel 70 d.C. dai romani.
Questo sistema di mura fu voluto da Erode il Grande con lo scopo di proteggere la città e il grande tempio che si erigeva al suo interno.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Il Muro Occidentale è il centro spirituale del quartiere. Questo luogo, uno dei più sacri per l'ebraismo, è citato anche nelle scritture islamiche in quanto si dice che sia stato visitato da Maometto.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Insieme alla barba e alle treccine, il cappello nero a falde larghe è il segno maschile più distintivo della comunità ebraica.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Il Kotel sempre affollato di fedeli.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Un uomo inserisce nelle fessure del Muro un biglietto di preghiere.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Tra una pietra e l’altra, nelle fessure del muro, i fedeli inseriscono delle preghiere scritte su dei bigliettini, che poi vengono lasciati lì in segno di devozione.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Ogni anno milioni di persone si raccolgono davanti al Muro. Molti vengono a pregare, altri rimangono assorti in silenzio, altri appoggiano la fronte "piangendo" sulle pietre del Muro.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Gli Ebrei vengono al Muro a "piangere" la perdita del luogo a loro più sacro. Quando pregano, gli Ebrei ortodossi si dondolano sulla schiena avanti e indietro, muovendo la testa come se piangessero.

Gerusalemme - il quartiere Ebraico

Bambini che si preparano alla preghiera davanti al Kotel.