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jerusalem

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Leh, Ladakh, Himalaya

Questa aspra regione ospita una delle ultime comunità buddiste tantriche esistenti sulla faccia della terra, rimaste al riparo dall’interferenza coloniale.
Il Ladakh è fatto di montagne ed è circondato da montagne.
Pareti a strapiombo di roccia e ghiaccio formano un confine naturale tra la Valle dell’Indo, il Tibet e il Kashmir.
La “valle di Leh” si estende tra le gole dell’Indo, che, seguendo il corso del fiume Leh, si richiudono stringendo nuovamente il maestoso corso d’acqua tra ripidi pendii ad ovest del monastero di Spituk.

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Valle di Zanskar, Ladakh, Himalaya

Questa valle isolata a 4000 metri di altezza è uno degli ultimi baluardi di autentica anima tibetana nascosto tra le montagne himalayane.
Villaggi affacciati sugli orizzonti straordinari del Tetto del Mondo, in un contrasto di colori spesso irreale tra natura grandiosa e presenza umana.
Storicamente lo Zanskar, insieme con la regione adiacente del Ladakh, era una parte del regno di Guge nel Tibet occidentale.

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Tibet - Shangri-La

Shangri-La è un luogo immaginario descritto nel romanzo "Orizzonte perduto" di James Hilton del 1933.

Il luogo geografico più simile, e che probabilmente ha ispirato James Hilton, è il territorio di Diqing.
Qui,nel 2001, il governo cinese ha deciso di ribattezzare la contea di Zhongdian con il nome di Xiānggélǐlā, cioè Shangri-La.
Il suo territorio faceva parte del Tibet prima dell'annessione cinese, dopo la quale è stato assegnato alla provincia dello Yunnan.

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Palazzi che rimandano ai racconti di Kipling e colori intensi costellano un panorama anch'esso pieno di colori.

Si tratta dello Stato più noto di tutta l'India. In Rajasthan si possono trovare riuniti molti degli elementi che, in letteratura e nell'immaginario comune, hanno forgiato l'idea della terra esotica che caratterizza il paese.
La suddivisione in piccoli clan dei Rajput, dal medioevo signori di queste terre, ha fatto sì che ogni città divenisse un piccolo regno a sé.
La popolazione, tra le più povere dell'India, mantiene spesso abbigliamento e tradizioni antiche: spirito marziale, baffi da competizione, gioielli principeschi, raffinatissimi tessuti, turbanti e colori indimenticabili.

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Foz do Iguaçu

Sul confine tra Brasile e Argentina, il fiume Iguaçu crea centinaia di spettacolari salti d'acqua, al centro di una foresta ricchissima di vita.
La leggenda racconta che la bellissima Naipi doveva essere consacrata al dio M'Boy, ma la fanciulla e il guerriero Tarobá fuggirono insieme sul fiume, in canoa. Furioso, M'Boy aprì una frattura nella roccia, creando un'enorme cascata nella quale i due amanti precipitarono.
Circondate, come in un abbraccio, da una lussureggiante foresta tropicale, le cascate sono ampie 2,7 km e la loro altezza arriva a 82 m.
Ricordate il film «Mission»? Jeremy Irons, nei panni di padre Gabriel, che suona il liuto in mezzo alla foresta attirando l’attenzione degli indios? Questi Indios sono i Guaranì, e questi sono i luoghi in cui vivono e in cui il film è stato ambientato.

Rio de Janeiro


E' una città di contrasti: ricchi e poveri, quartieri agiati e favelas, bianchi e neri, benessere e violenza. Il contrasto è nell’anima stessa di Rio. Tutto ciò fa parte di Rio e contribuisce a renderla una città dalle forti emozioni. Comunque Rio è anche natura esuberante, cultura viva e variegata, abitanti calorosi, tanta storia e un’infinità di colori. Ammirandola poi, dalla vetta del Pan di Zucchero, si riesce a cogliere la bellezza di una perla naturale, sviluppata tra le montagne e il mare, quasi fosse un fiume tra isole verdeggianti.

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Salvador do Bahia

Camminando tra le strade di questa città si fa l'esperienza di un interessante sincretismo, sia culturale che religioso, che ha permesso la fusione tra i santi cristiani e le figure protettrici, mediatrici ataviche tra il suo popolo e le forze della natura. Ciò che salta all’occhio sono le grandi chiese in stile barocco-portoghese, l'intreccio delle piccole vie storiche della città e i particolari architettonici, come i chiostri interamente coperti di azulejos. E' un mix di colori, di edifici regali e fatiscenti, di odori forti che sanno di vecchio, ma nonostante ciò resta bella come una magica "malìa".

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