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Petra è la magnifica città antica della Giordania. Fu la capitale dei Nabatei, un popolo di commercianti dell’Arabia antica. Verso l’VIII secolo venne abbandonata a causa di una serie di catastrofi naturali e quindi dimenticata e nascosta per molto tempo.
Già l’ingresso nella città è uno scenario incantevole. Si deve attraversare il Siq, una gola stretta tra alte rupi, che rivela spettacolari variazioni cromatiche, con tonalità di ocra, rosa e rosso che cambiano in base alla luce e all’ora del giorno.
L’ingresso alla città di Petra è ricavato da un antico letto fluviale. Si tratta di una profonda gola, tagliata nelle alte pareti di arenaria, che venne trasformata in passaggio deviando il corso di un torrente.
In alcuni punti non vi sono più di due metri fra una parete e l'altra.
Dopo aver percorso circa 1,5 km, si scorge alla fine, come un miraggio, il tempio di El Khasneh.
El Khasneh, ”Il Tesoro”, è il monumento più suggestivo e meglio conservato di Petra. Costruito tra il 100 a.c. e il 200 d.c., probabilmente si tratta della tomba del re nabateo Areta III (87-62 a.c.), detto "Filelleno”.
El Khasneh si presenta con una facciata ornata in stile ellenistico. Il termine “Khazneh” deriva dalla cultura beduina e significa “Tesoro del Faraone”. La leggenda vuole che nell’urna funeraria del re Filelleno fosse nascosto un tesoro di enorme valore. Proprio per questo è stato oggetto di vari tentativi di saccheggio.
Le splendide facciate di El Khasneh, intagliate nella roccia, ne fanno un monumento unico, dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Nella vasta area di montagne e wadi di Petra ci sono più di 800 monumenti classificati, di cui almeno 500 sono tombe.
Le costruzioni funerarie sono in gran parte ricavate nell’arenaria, la cui caratteristica è la variazione del suo colore, con sfumature che vanno dal giallo ocra al rosso fuoco, fino al bianco, dovute alla diversa concentrazione degli ossidi durante il lungo processo di consolidamento.
Le numerose facciate intagliate nella roccia, riferibili soprattutto a sepolcri, ne fanno un sito molto rilevante e particolare.
Al Deir (in arabo «il monastero ») è l'edificio più noto di Petra dopo il Khazneh, a cui somiglia molto, anche se la sua facciata ha meno ornamenti. Il Monastero deve il nome alla presenza di croci scolpite sulle pareti dei suoi ambienti interni, evidentemente utilizzato come chiesa in epoca bizantina. Il cortile davanti al Monastero era un tempo circondato da colonne e probabilmente utilizzato per le cerimonie sacre.
Dalla sommità di questo luogo, carico di magia e di storia, la visuale sulla valle di Petra è davvero straordinaria.