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Il Creek è l'insenatura marina naturale che attraversa il centro di Dubai. Questo canale, che gli antichi greci chiamarono Zara, segnò il punto d'inizio nella costruzione della città.
Sulle sue sponde contrastano i moderni edifici con i caratteristici souk centenari e i minareti delle moschee.
Il modo più piacevole per ammirare lo skyline offerto dal Creek è di salire su una Abra, un taxi acquatico molto economico che collega le due sponde.
Ancor oggi è utilizzato come mezzo di trasporto dai suoi abitanti.
Il flusso di imbarcazioni mercantili è, nel tempo, divenuto così intenso da richiedere numerosi interventi di ingegneria per permettere il passaggio delle navi più larghe e ingombranti.
Nel corso del XX secolo, il Creek ha avuto un ruolo cruciale per lo sviluppo commerciale della città, come mezzo di comunicazione privilegiato per le imbarcazioni dirette in Africa e Asia, i principali acquirenti della merce da vendere.
I dhow (tradizionali velieri in legno), che collegano i porti del Kuwait a quelli dell’Iran e l’Oman con L’India, fanno scalo in questi moli a ogni ora del giorno e della notte per caricare e scaricare le loro merci.
Una visita nel porto commerciale, dove da secoli vengono scaricate le merci provenienti dalle rotte commerciali con l'India e l'Africa, fa anche comprendere le difficili condizioni di vita dei marinai imbarcati sui dhow.
Pile di merci in attesa di essere vendute come pneumatici, condizionatori, lavatrici, auto.
I marinai caricano e scaricano le merci per l'intera giornata, noncuranti della canicola di Dubai.
I marinai dei dhow si lasciano fotografare, prendendosi una pausa tra un carico e l'altro.