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La stupenda statua di Ramses II, il più grande faraone dell’antico Egitto.
Appartenente alla XIX dinastia, regnò dal 1279 al 1212 a.C.
È spesso ricordato come il più grande, potente e celebrato faraone dell’impero egizio. Il suo regno durò quasi 75 anni di governo effettivo del Paese.
La facciata del tempio di Luxor, con le statue di Ramses sulla destra e un obelisco al centro della struttura.
Molti faraoni fecero erigere obelischi per enfatizzare il loro legame col dio Sole. L’obelisco con la sua cima dorata punta verso il Sole.
Karnak era il sobborgo dell’antica Tebe.
Era la sede del tempio dedicato ad Amon-Ra, oltre che un vasto complesso monumentale che, nel succedersi delle varie dinastie, si è ampliato fino a diventare forse il più esteso mai costruito nell’antichità.
Il tempio di Amon nell'immenso complesso templare di Karnak. L'imponente statua di Ramses II, raffigurato con la figlia ai suoi piedi.
L'abitudine di Ramses II di rappresentare la sua prole si ritrova in numerosi monumenti.
I templi egizi antichi erano considerati la “casa del dio” e la loro struttura era pressoché ripetuta. Un viale d’accesso spesso fiancheggiato da sfingi conduceva all’ingresso, delimitato da due piloni e seguito da una corte colonnata. Sul fondo sorgeva il santuario vero e proprio dove si svolgevano le cerimonie sacre e dove era collocata la statua della divinità. Solo i sacerdoti avevano accesso a questi santuari.
Karnak - Il viale delle Sfingi.
Il viale, formato da una doppia fila di sfingi dalla testa umana, collegava Karnak con Luxor.
Ogni sfinge è collocata su un piedistallo e ha un volto umano.
Uno dei due Colossi di Memnone, eretti oltre 3400 anni fa nella necropoli di Tebe.
Le statue gemelle rappresentano Amenhotep III in posizione seduta, con le mani sulle ginocchia e lo sguardo rivolto verso il fiume e il sole nascente. Le statue sono formate da blocchi di quarzite che fu scavata probabilmente a Giza (presso la moderna Il Cairo). Raggiungono la considerevole altezza di 18 metri, comprese le piattaforme di pietra su cui sono appoggiate.
La Valle dei Re, un’arida valle rocciosa dominata da una montagna a forma di piramide, era la necropoli dei faraoni del Nuovo Regno, uno dei siti archeologici più ricchi del mondo. Durante questo periodo dell'antico Egitto, quasi tutti i faraoni venivano sepolti qui, in tombe di particolare bellezza scavate nella roccia e decorate con misteriose rappresentazioni dell'aldilà.
Accanto alla Valle dei Re si trova anche la Valle delle Regine.
Il Tempio Funerario di Hatshepsut. Nulla eguaglia questo tempio come impatto visuale in un panorama scenografico. La struttura a più piani è collocata lungo le rupi di roccia calcarea alle spalle della valle del Nilo, in prossimità della Valle dei Re.
La particolarità del tempio è dovuta al fatto che, a differenza della quasi totalità dei faraoni, Hatshepsut era una donna, una delle pochissime donne nella storia dell’antico Egitto a ricoprire la carica di faraone.
Tempio di Hatshepsut. Un particolare di colonna con capitello hathorico (a forma di testa della dea Hathor).
Tempio di Hatshepsut. Particolare di uno dei ventiquattro colossi della regina, originariamente dipinti con magnifici colori.
Il Tempio di Edfu.
Conosciuto anche come il Tempio di Horus (il dio dalla testa di falco) è uno dei più grandi in Egitto (dopo il Tempio di Karnak). Qui Horus era conosciuto come "il disco alato", ed è così che è stato rappresentato sulle architravi del tempio.
Edfu, la città del dio falco Horus.
Davanti all'ingresso dell’imponente pilone, due splendide statue del dio Falco custodiscono il tempio.
Poichè il tempio di Edfu rimase coperto dalla sabbia per un lungo periodo, durante il quale solo le parti alte dell'edificio erano visibili, è anche il santuario che si è meglio conservato in tutto l'Egitto.
Il complesso dei Templi di Filae, ad Assuan, sorgevano sull'omonima isola. Vennero spostati alle fine degli anni '70 sull'isola di Agilkia, a circa 500 metri dall'originale isola di Philae. Questo a causa della costruzione della diga di Assuan, la più grande del Nilo.
Si pensa che il tempio di Filae fosse il luogo sacro della sepoltura di Osiride e per questo era considerata come "L'isola Santa". Tutta l'isola era sacra ed era obbligo almeno una volta nella vita di fare un pellegrinaggio a Filae per gli egiziani.