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Mentre per le abitazioni era sufficiente il semplice mattone crudo, le case degli dei dovevano essere costruite con un materiale che avesse una durata eterna, come la divinità che era destinata ad abitarle: la pietra.
La pietra è la vera protagonista di tutti gli edifici sacri, realizzati con blocchi di arenaria, granito, calcare, quarzite, di cui erano ricche le cave poste lungo le rive del Nilo.
Colonne e pareti finemente scolpite con figure e geroglifici.
L’elemento che dà un particolare dinamismo all’architettura dei templi egizi è la colonna, declinata in una considerevole varietà di forme.
Particolare interessante è che nei templi egizi si possono trovare colonne di periodo e di tipologia differente, dato che col passare del tempo questi templi sono stati ampliati ad opera dei vari regnanti.
Le colonne dei templi egizi sono inizialmente ispirate alla palma, la pianta più diffusa del luogo.
I templi egizi sono caratterizzati dall'uso di altissime colonne, con capitelli dalle forme svariate, spesso ispirate ad elementi naturali come foglie e fiori.
La forma vegetale delle colonne rivela che gli egizi ebbero un grande amore per quella forma, in particolare due sono le piante predilette nella configurazione delle colonne: il loto e il papiro.
In genere nei templi egizi compare la colonna semplice papiriforme con capitello chiuso. Ma più frequentemente è utilizzata la variante fascicolata, che consiste di solito in otto steli legati in alto da nastri, tra cui si inseriscono fasci più piccoli.
L’antico splendore delle pitture è ancora visibile, nonostante le migliaia di anni di polvere, vento e sole.